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giovedì, 28 Marzo 2024
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I diritti di chi soffre di acufeni

Sentire fischi, ronzii o suoni nell’orecchio è una patologia che da diritto a invalidità civile ed Inail, e in certi casi è coperto il costo delle terapie.

Acufeni: cosa sono?

Gli acufeni sono sensazioni sonore percepite dall’individuo, acustiche o elettriche, non sostenute da sorgenti esterne. Sono causati da attività proprie dell’apparato acustico oppure da alterazioni dei meccanismi di elaborazione sensoriale. Si manifestano in pratica come suoni di vario tipo, di intensità variabile, che vengono inoltre percepiti con maggior fastidio e si accentuano in caso di silenzio circostante. Presenti anche in soggetti normoacusici, possono essere continui o intermittenti, e consistere in cinguettii, ronzii, fischi, rumori che non esistono nell’ambiente: percezioni soggettive di suoni in assenza di una sorgente esterna.

Acufeni: terapia e costi

Non esiste una terapia unica per l’acufene, pertanto ogni caso richiede un approccio personalizzato al problema.

L’approccio terapeutico è differente a seconda che l’acufene sia correlato ad una patologia non stabilizzata o sia dovuto a una patologia stabilizzata.

Nel caso di acufene correlato ad una patologia non stabilizzata, prima del trattamento è necessaria una diagnosi corretta ed una terapia idonea della patologia di base. I costidi tale terapia saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale, a seconda naturalmente dei parametri previsti nei Lea (livelli essenziali di assistenza).

Nell’ipotesi di acufene dovuto ad una patologia stabilizzata (come ad esempio presbiacusia), la Tinnitus Retraining Therapy (TRT) rappresenta il trattamento di prima scelta. Questa terapia è costituita da una stimolazione sonora, cui il paziente deve essere sottoposto per la maggior parte della giornata e anche della notte, erogata da piccoli generatori di suono indossabili oppure da apparecchi acustici speciali in caso di sordità. Tale terapia è a totale carico del paziente.

Acufeni: quali diritti?

Gli acufeni non sono definibili come una specifica malattia, ma possono costituire un sintomo di malattie, non necessariamente a carico dell’orecchio, come ad esempio ipertensione arteriosa, anemia, artrosi cervicale.

È una patologia che, seppur non dolorosa, è fastidiosa, e compromette le capacità psicofisiche dell’individuo, in quanto disturba e modifica la vita quotidiana in maniera notevole.

A chi soffre di acufeni possono essere riconosciute:

  • – invalidità civile con percentuale del 2%: l’acufene è tabellato come voce singola (“acufeni permanenti o subcontinui di forte intensità ed insorti da più di tre anni”);
  • – prestazioni a carico dell’ Inail (quindi nei casi di malattia professionale e/o infortuni sul lavoro): gli acufeni sono compresi nel danno ipoacusico tabellato appositamente, e non danno pertanto luogo ad un indennizzo isolato. Verrà pertanto calcolata l’ipoacusia di chi soffre di acufene, e sarà erogato il relativo indennizzo a seconda del grado di ipoacusia.

La predisposizione individuale ad ansia e depressione può inoltre avere un contributo determinante nello sviluppo del disagio da acufene. Tali patologie psichiatriche quindi, associate agli acufeni, danno diritto a specifici riconoscimenti dell’invalidità civile, naturalmente nell’ambito delle rispettive patologie diagnosticate a causa dell’acufene. Le terapie per depressione e ansia sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, sempre a seconda dei parametri nell’ambito dei Lea.

Fonte: www.laleggepertutti.it

Sabrina Savioli
Audioprotesista e Audiometrista laureata all'Università degli studi di Roma "La Sapienza"

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